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Miele e stagioni: seguire le fioriture con il nomadismo apistico

Fiori di pesca in apiario

Dal risveglio dell’inverno alla primavera in bassa collina

Appena usciti dall’inverno, le arnie vengono spostate in bassa montagna e nelle campagne circostanti. Qui le api iniziano a bottinare i primi fiori primaverili: tarassaco, ciliegio ed i primi millefiori. Questi mieli sono ricchi di aromi floreali freschi, perfetti come energia naturale dopo il lungo periodo invernale. Spesso molto difficili da fare a causa delle condizioni meteo avverse tipiche dell'inizio primavera per questo motivo sono mieli molto rari.


Acacia e fioriture primaverili in collina

Con l’avanzare della primavera, le arnie si spostano nei boschi e nelle zone di collina per seguire la fioritura dell' acacia, una delle più dolci e apprezzate e ricercate. Questo miele chiaro e leggero è caratterizzato da delicatezza e fragranza, e rappresenta un vero gioiello della stagione, frutto del lavoro instancabile delle api e della gestione attenta dell’apicoltore.


Millefiori estivi tra tiglio e ailanto

Arriva l’estate: le api vengono spostate di nuovo per seguire il millefiori estivo, arricchito dai fiori di tiglio e ailanto. Questi mieli estivi sono più aromatici, intensi e complessi, con profumi che riflettono la varietà di fioriture presenti in questa fase. L’apicoltore nomade calibra i movimenti per garantire che le api abbiano sempre accesso a nettare fresco e abbondante.


Verso le montagne: castagno, tiglio e rododendro

Con l’arrivo dell’estate si iniziano a spostare le api in montagna. Le prime tappe sono boschi e vallate di media quota, dove le colonie trovano tiglio e castagno, due fioriture generose e tipiche delle zone montane. Contemporaneamente, si può salire ancora più in alto: portare le api sulle alte vette non è semplice, perché il clima è instabile, le strade sono impervie e ogni temporale improvviso può compromettere il raccolto. Proprio per questo i mieli di rododendro e dei fiori alpini sono rari e preziosi: nascono in condizioni difficili e rappresentano una delle espressioni più autentiche e particolari del lavoro nomade in alta quota.


Il ritorno verso casa: melata ed edera prima dell’autunno

Verso fine estate le arnie vengono riportate verso le basse colline e le zone vicine a casa. Qui le api stanno tornando lentamente anno dopo anno a raccogliere nuovamente la tanto amata melata, oltre all'infestante edera e gli ultimi fiori estivi, prima dell’arrivo dell’autunno e dell’inverno. Questi mieli sono importanti specialmente per l'invernamento delle colonie e quando si riesce a farne un po di più si può completare la varietà di sapori e proprietà dei mieli prodotti durante l’anno.


Seguire le fioriture con l’apicoltura nomade permette di ottenere mieli autentici, legati al territorio e alla stagione. Ogni vasetto racconta un viaggio: dalla primavera in collina alle alte montagne estive fino al ritorno verso casa.


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